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Comunicare le Comunità. Il 'Mente sana in corpo sano' della Chiesa...

Si tratta della sede della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, una delle componenti della presenza protestante a Trieste.

16.05.2024 – 07.01 – Dopo la babele di lingue e dialetti di Piazza Garibaldi e la successione di negozi etnici e market orientali della prima parte di Viale Gabriele D’Annunzio, ci si imbatte nell’alto grattacielo di largo Disney Sonnino e, poco distante, dall’inizio di Via Rigutti 1.Lo sguardo si appunta allora su un edificio colorato d’un vivace rosso porpora, contornato da due finestre rotonde. Si tratta della sede della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, una delle componenti della presenza protestante a Trieste.Nata nel 1863 da una costola del movimento dei milleriti americano, la Chiesa Avventista si diffuse presto in Italia e, nello stesso periodo dell’arrivo dei metodisti, trovò casa anche a Trieste. La presenza era limitata agli alloggi privati, a un culto non ancora riconosciuto in via ufficiale dall’impero austriaco; poi con la crescita del numero dei fedeli la comunità trovò ospitalità presso la chiesa di Scala dei Giganti e infine, nel 1948, si stabilì nella sede attuale.Un edificio, quello di via Rigutti, lontano dall’essere solo una chiesa; se vi è certo all’interno il tempio, pregno dell’essenziale semplicità del culto protestante, trova anche spazio una molteplicità di locali e funzioni proprie di una comunità autosufficiente; spazi per la preghiera, lo studio, l’insegnamento e per l’accoglienza e il servizio verso i più bisognosi.

Il pastore, dott. Michele Gaudio ci accoglie nella ‘casa’ degli avventisti, ci mostra l’ambiente e ci dispiega così la storia di una comunità ancora molto attiva e vivace nel panorama triestino.

Come si caratterizza la comunità avventista di Trieste? Com’è organizzata?

Attualmente siamo circa 150 membri a Trieste. La chiesa avventista ha un’organizzazione mondiale con sede a Washington DC (USA), chiamata ‘Conferenza Generale degli Avventisti del Settimo Giorno’. Questa è ripartita nel mondo in tredici zone, chiamate ‘Divisioni’, ciascuna delle quali con una sua sede. Qui in Europa la sede è a Berna, in Svizzera (Divisione Intereuropea). Ogni stato, all’interno di queste macro aree geografiche ha poi a propria volta una sede nazionale, chiamate ‘Unioni’; nel caso dell’Italia corrispondente con l’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno (UICCA) la cui sede è a Roma. All’interno di ogni nazione la chiesa avventista è organizzata in ‘Federazioni/Campi’; in Italia ne troviamo quattro (nord, centro, sud e Sicilia), noi ci troviamo nella Federazione nord, con la sua sede a Milano. La Federazione nord è divisa a sua volta in quattro zone territoriali, chiamate ‘Aree’ e, infine, ognuna in ‘distretti pastorali’. Pertanto, noi in Friuli-Venezia Giulia siamo nell’Area 4 ed il distretto pastorale comprende le comunità di Trieste, Udine e Pordenone, con il capoluogo Trieste quale capo distretto. La si potrebbe definire una distribuzione concentrica.

La chiesa avventista ha inoltre un’autorità verticistica, ma dal basso verso l’alto, nel senso che l’autorità risiede nell’assemblea dei credenti, la quale, attraverso procedure normate nel ‘Manuale di Chiesa’ e nel ‘Working Policy‘, nomina a mezzo di delega i suoi responsabili ai vari livelli superiori dell’amministrazione sopradescritta. La struttura quindi risulta molto capillare, democratica e rappresentativa.

Cosa distingue gli avventisti dalle altre chiese protestanti?

Prima di ogni caratterizzazione è importante il nostro sentirci parte integrante della grande famiglia del cristianesimo. Condividiamo poi con le chiese protestanti tutti i principi della Riforma; nello specifico, la chiesa avventista si distingue tra queste per alcune peculiarità, tra le quali forse la più evidente è l’osservanza del riposo sabatico. Ma vi è anche l’accento sulla preparazione del ritorno di Gesù; la non credenza dell’immortalità dell’anima, dell’inferno e del purgatorio; il battesimo per immersione in età adulta; celebriamo la Cena del Signore con la lavanda dei piedi; una particolare attenzione alla salute olistica dell’individuo, in ogni ambito della vita è consigliata la moderazione, gli avventisti ad esempio non consumano bevande alcoliche, non fumano e tendono ad un regime alimentare vegetariano; e infine, l’applicazione della ‘decima biblica’, attraverso la quale la chiesa si auto sovvenziona per l’esercizio del culto. La chiesa avventista partecipa infatti alla ripartizione dei fondi dell’8xmille e del 5×1000 ma li utilizza solo ed esclusivamente a scopi umanitari, sociali, culturali, artistici, mai per il sostegno delle proprie attività religiose.

Quali sono le origini della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno?

Il movimento avventista ebbe origine e trovò sviluppò negli Stati Uniti a seguito della predicazione di William Miller (1830) che rilanciò l’importanza dello studio delle profezie bibliche. Miller si convinse pertanto che Gesù sarebbe tornato il 22 ottobre 1844. Intorno a Miller si catalizzò un notevole numero di fedeli, appartenenti a confessioni diverse. A seguito del mancato avverarsi del ritorno di Cristo, questo movimento si sfaldò; da un gruppo di 3 persone (Ellen G. White, James White e Joseph Bates) che avevano appartenuto al movimento millerita nacque nel 1863 la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, che non formulerà mai date per il ritorno di Gesù, ma che manterrà, al suo interno, la grande importanza per lo studio della Bibbia e della predicazione evangelica.

Oggigiorno la chiesa avventista nel mondo ha molte università, scuole di ogni genere e grado, ospedali, cliniche, case di cura, industrie alimentari, televisioni, associazioni e fondazioni dedicate alla ricerca scientifica, con la finalità di rispondere ai bisogni delle persone, allo studio della Bibbia e alla comunicazione del vangelo.

Qual è la composizione della comunità avventista locale?

La comunità principalmente è ben radicata tra i triestini; vi sono poi anche avventisti dall’estero, ad esempio dalla Romania, dall’Ucraina, dalla Serbia, Slovenia e dal mondo africano e latino-americano.

In altri luoghi d’Italia la chiesa avventista ha comunità interamente etniche; ve n’è una russa, un’altra ucraina, diverse sono le comunità in lingua rumena, filippina, ghanese, latino-americano e così via. La chiesa avventista è dopotutto una delle chiese protestanti più diffuse al mondo; siamo circa 50 milioni di aderenti.

Come funziona oggigiorno l’evangelizzazione da parte degli avventisti?

L’evangelizzazione per noi avventisti non è tanto un metodo, non è proselitismo o conquista dell’altro, è piuttosto uno stile di vita basato sull’esempio del Cristo, una predicazione vivente. Ogni metodo può essere utile per testimoniare della propria esperienza di fede e del vangelo. Conoscere ed utilizzare il linguaggio ed i codici di comunicazione odierni è essenziale per evitare di essere anacronistici: oggi oltre all’editoria, siamo presenti attraverso la radio, la televisione, il web e su tutti i principali social. Ma forse ciò che è sostanziale per comunicare Gesù e l’aspetto relazionale, le amicizie, i gruppi di incontro con le famiglie, essere ed incontrare l’altro, face to face, nella sua realtà quotidiana.

Quali sono le attività sociali della comunità avventista?

A Trieste è molto attiva la sezione di ADRA. Questa associazione avventista si occupa della distribuzione di risorse alimentari, vestiario e giocattoli ai più bisognosi. Inoltre, accogliamo un’associazione di donne ucraine, che offrono assistenza per il disbrigo delle pratiche amministrative, sanitarie e scolastiche a donne rifugiate dalla guerra per l’inserimento dei loro figli a scuola e nella società. È attivo presso la chiesa avventista un corso per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri.

È molto sentito anche il discorso della salute della persona e di riflesso quello della società che ci accoglie, la chiesa tramite la propria Fondazione Vita e Salute organizza corsi e seminari per la lotta al tabagismo, lo stress, l’alimentazione e ogni aspetto che può minare il benessere dell’individuo e delle famiglie.

Verso il mondo dei piccoli la chiesa avventista con l’AISA, l’associazione scoutistica con la quale ci si propone di sensibilizzare i ragazzi verso la natura, il creato e l’ecologia.

Siamo molto presenti in ambito ecumenico; ottimi sono i rapporti con tutte le chiese triestine. Lo stesso sul fronte interreligioso, si intrattengono ottime relazioni basate sul rispetto, il dialogo e l’amicizia con tutte le altre fedi religiose. Stessa cosa si può dire in merito ai rapporti con le autorità civili e militari.

La chiesa avventista di Trieste ha una sua corale: ‘Coro Adventum di Trieste‘, il quale, oltre a servire durante la liturgia sabatica può andare in altre chiese o case di riposo, istituti penitenziari per testimoniare il vangelo ed essere portatrice di speranza attraverso la musica ed il canto.

Quali sono invece le attività culturali della comunità avventista di Trieste?

La chiesa avventista, insieme alla chiesa metodista e luterana, fa parte del Centro Culturale Albert Schweitzer di Trieste, quindi, coinvolta nelle conferenze che vengono propone annualmente. Tuttavia, svolgiamo anche conferenze ed incontri in autonomia. Siamo all’interno dell’Associazione dell’Amicizia Ebraico-Cristiana (AEC). Inoltre, mensilmente abbiamo incontri inter-religiosi presso il centro Buddhista Tibetano Sakya di Trieste con altre fedi religiose presenti a Trieste.

Sotto il profilo musicale partecipiamo regolarmente al Culto Musica, l’edizione annuale del ciclo di concerti nei luoghi di culto organizzati dal Comune in collaborazione con la Regione FVG.

Sempre in ambito culturale segnaliamo la biblioteca ‘Franz Einspieler’, il Centro di Documentazione ed Archivio Storico della chiesa avventista e il Museo della Bibbia.La biblioteca è piccola, ma significativa, si compone di tre stanze che accolgono circa 8.000 volumi. I testi presenti sono sia libri di studio a carattere scientifico sulla Sacra Scrittura, testi dei vari rami della teologia e strumenti di analisi del testo biblico, sia testi sulla Storia della Chiesa, Patristica, Riforma, antichità e archeologia e movimenti evangelici. Inoltre, è presente una sezione sulla letteratura avventista. Si tratta di una biblioteca di nicchia, ultra specializzata, che non ha quindi molto pubblico, ma costituisce una risorsa significativa per gli specialisti e gli amanti del settore religioso e biblico della città di Trieste. La biblioteca avventista insieme a quella metodista e luterana, costituisce il Polo delle Biblioteche Evangeliche di Trieste (PBE) il quale aderisce al Sistema Bibliotecario Giuliano e all’SBN.

Il Centro di Documentazione ed Archivio Storico della chiesa avventista raccoglie tutto il materiale documentario locale e nazionale della chiesa avventista: riviste, pubblicazioni, ciclostilati, manuali, locandine, opuscoli, studi vari, tutto insomma di quanto è circolato nelle chiese avventiste italiane. La sezione locale accoglie atti della vita della comunità triestina; i verbali dei consigli, delle assemblee, i registri, lista cariche, la corrispondenza, documentazione contabile, e così via. L’archivio avventista è tutelato dalla Soprintendenza archivistica del FVG dal 1993, in linea con gli archivi storici delle altre comunità cristiane e religiose.

Come nasce l’idea di un Museo della Bibbia?

L’idea di un Museo della Bibbia è stato per noi avventisti triestini un progetto importante; la nostra bella città di Trieste, un crocevia di popoli, culture, religioni e lingue, doveva avere uno spazio dedicato al libro i cui valori ispiratori hanno segnato il genio degli inventori, degli artisti e della storia generale dell’umanità e della civiltà moderna: la Bibbia. Abbiamo ritenuto che la Bibbia possa essere vista come uno strumento di mediazione culturale ed incontro. Ogni persona può sentirsi rappresentata da questo testo sacro, sentirsi ‘interrogata’ da esso, per cui raccogliere la Bibbia in tante lingue è di per sé rappresentativo. La parola di Dio è come se venisse rispecchiata in tutti i suoi patrimoni linguistici e culturali. Il Museo è una piccolissima realtà e raccoglie attualmente 105 lingue, per la sua tipologia è, allo stato attuale, unico in Italia.

[La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno è situata in via A. Rigutti n. 1 ed è contattabile allo 040 2034736 e alla mail [email protected]. La biblioteca è aperta mart. 09.00-13.00; sab. 12.00-17.00; dom. 09.00-12.00]

[z.s.]

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