Giacomo Giorgio e il ricordo speciale di nonna Melina: «Mi dava ...

Giacomo Giorgio, per la prima volta ospite a Verissimo, sabato 25 gennaio, si confessa su Canale 5 a Silvia Toffanin iniziando dagli esordi. Il prossimo appuntamento? Il 25 febbraio su Rai Uno con La libertà guida il popolo, dopo la fama riscossa con DOC e, ovviamente, il boom di Mare Fuori.
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«Il successo lo vivo bene, è un attestato di stima verso qualcosa che ho cercato di fare bene, non faccio parte della categoria di chi prova fastidio nel riconoscimento quotidiano», dice.La passione per il palco parte da molto lontano: «La prima particina è Pulcinella a sei anni, in un teatrino e da lì una serie di ruoli che non mi aspettavo. In questo caso la realtà ha superato l’immaginazione».
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Il reale punto di forza – parole sue – per raggiungere i traguardi prefissati si trova nei suoi cari: «La mia famiglia è stata fondamentale in tutte le cose. Se riesco a vivere di quello che amo fare, il mestiere della recitazione, è grazie a loro. A nonna Melina ho dedicato il Nastro d’argento perché quando ero a Roma, a 17-18 anni, dopo il diploma non avevo una lira e ho dormito sui divani di mezzo cinema italiano. Lei prendeva pensione minima di circa 400 euro e la metà me li dava per la metropolitana o il regionale più scarso e permettermi di fare questa vita. Dopo un paio d’anni ho vinto il provino di Mare Fuori. Lei è andata via la mattina successiva l’ultima puntata della serie: un finale triste ma risolto, non aperto, mi piace vederlo come un happy ending».