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Euro2024, Platini a Notti Europee: "La Spagna è la sorpresa, ha un ...

Euro2024 Platini a Notti Europee La Spagna è la sorpresa ha un
Michel Platini, ospite a Notti Europee, parla dell'Europeo e della sua Francia, ma ha anche allargato lo sguardo al futuro del calcio proponendo la sua ricetta

Dopo il primo pareggio a reti bianche di questo Europeo 2024 e che ha visto protagonista sua malgrado la Francia contro l’Olanda, Michel Platini è apparso al pubblico della Rai collegato con il post partita, nell’approfondimento di Notti Europee condotto da Paola Ferrari e Marco Mazzocchi. L’ex fantasista della Juventus e già presidente UEFA ha parlato nella serata del suo compleanno, rispondendo a qualche domanda non solo sulla sua Francia ma anche sullo stato attuale del calcio.

Platini a Notti Europee: “Euro 2024? Bella atmosfera, buon arbitraggio”

Interrogato sull’idea che si è fatto sulla competizione di scena in Germania e sui match sino ad ora disputati, Platini ha rinviato il proprio giudizio: “L’atmosfera è buonissima, le partite sono aperte, ma le grandi squadre aspettano il secondo girone perché tutto si giocherà a partire dagli ottavi di finale. L’arbitraggio mi sembra buono, e da qualche anno mi sembra che anche nelle coppe europee sia così. Ma non so quale squadra arriverà in finale”.

Paola Ferrari ha poi chiesto all’ex calciatore un parere sulla sua Francia, reduce come abbiamo detto dallo 0-0 con l’Olanda e che al momento ha subito un solo gol, peraltro autoinflitto, Platini ha sentenziato: “Non ho bisogno di vedere le partite di oggi per avere una impressione abbastanza buona della Francia. Ha buoni giocatori, e anche senza giocare molto bene ha già quattro punti. Come ho detto all’inizio, tutto si deciderà e si vedrà dalle partite ad eliminazione diretta”.

“La Spagna è una sorpresa, ha una bella tecnica. Le altre giocano uguali”

Tra gli ospiti fissi di Notti Europee c’è anche Tony Damascelli, che ha notato il fatto che oggi mancano “gli artisti in mezzo al campo”, come lo è stato l’ex bianconero. Che di rimando ha spiegato: “Il calcio di oggi è diverso da ieri, oggi c’è un rapporto più fisico col pallone, a centrocampo c’è l’abitudine di mettere tre velocisti che recuperano i palloni”.

Le Roi ha poi lodato la Spagna, definita come “sorpresa”: “Ha tre buoni tecnici [sic] a centrocampo e gioca bene a pallone, e quando si gioca bene a pallone a giugno si può vincere. Quando c’è la tecnica c’è più possibilità di vincere, che giocare di fisico tutto l’anno ed arrivare poi stanchi. Europeo più dei centrocampisti che degli attaccanti? I grandi goleador hanno bisogno di giocatori che danno buoni palloni e ne ho visto pochi. Ho visto molte corse, calci d’angolo, contropiede, velocità: a parte la Spagna che ha un gioco abbastanza simpatico, le altre squadre giocano allo stesso modo. Oggi tutto è fatto per vincere le gare, e si possono mettere giocatori diversi per vincerle”.

“I calciatori devono governare il calcio, possono portare moralità”

Dopo aver svincolato sulla domanda su chi preferisca tra Guardiola o Ancelotti, visto che si parlava di bel gioco (“Sono due cari amici“), ha poi parlato del ruolo dei giocatori nel governo del calcio: “Io penso che i calciatori nuovi devono pensare al futuro, ma noi dobbiamo dargli una mano per via della nostra esperienza”.

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A Damascelli che fa notare come il calcio sia in mano a FIFA, UEFA e arbitri, Platini risponde: “È sempre stato così, nel futuro deve essere tutto più in mano ai calciatori che ai burocrati. Loro possono difendere la fantasia e la moralità del calcio. I Mbappé, Messi e Ronaldo devono arrivare dentro la federazione del calcio e gestire il futuro”.

Sulle dichiarazioni rilasciate recentemente a Le Figaro sul calcio pronto ad implodere, Platini ha spiegato riferendosi alle sentenza della Corte di Giustizia UE che l’anno scorso ha messo fine al monopolio dell’UEFA e della FIFA: “Quindi chiunque, come la Rai, può organizzare la Champions. Ci sarà una nuova gestione del calcio e spero che dentro ci siano calciatori, perché loro possono difenderlo”, ha ribadito l’ex presidente federale.

“Calciatori che parlano di politica? Non con la maglia della nazionale”

Alla domanda poi sulle esternazioni politiche dei calciatori come Thuram e Mbappé, schieratisi apertamente contro il Rassemblement National, Platini è stato netto: “Penso che hanno ragione a esprimere opinioni politiche perché sono liberi di dire quello che gli pare. Non so però se sia giusto dirlo con la maglia della nazionale in un evento ufficiale dove giocano”.

Infine, dopo aver negato di avere rimpianti in merito alla sua avventura dirigenziale, interrogato da Mazzocchi su chi sia il più forte calciatore francese di tutti i tempi Platini non ha avuto dubbi: “Do una risposta politica: è una bella cagata di domanda”.

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