Paola Ferrari critica Elodie per il look: “Se vuoi metterti in tanga, sei ...

Scoppia la polemica per quanto detto da Paola Ferrari a La Volta Buona di Caterina Balivo, su Elodie. Con la cantante, infatti, la celebre giornalista ha avviato, da qualche tempo, una polemica riguardante le sue pose sexy e gli abiti succinti. Questa stessa polemica, è stata riproposta dalla Ferrari negli studi di Rai Uno, nel momento in cui le è stata posta la domanda su Elodie. Ecco com’è andata l’intervista a La Volta Buona.

“Bella… Quanto è bella!”, ha esordito la Ferrari, non appena Caterina Balivo ha nominato Elodie. “È anche bravissima, tiene la scena“, ha aggiunto la conduttrice. A questo punto la Ferrari, non d’accordo, si è lasciata andare a dichiarazioni sopra le righe: “Bravissima non esagererei, non è che è Mina o Laura Pausini. È brava ed è bellissima, ecco”. Allora Caterina, ha ribattuto: “So che non ti piacciono queste mise audaci, però se ci pensi anche la Carrà e Mina erano molto trasgressive. Elodie non è che sta facendo…”, ma neanche il tempo di finire la frase ed ecco che la giornalista ribatte: “Non mi dire queste cose perché soffro. Tu non mi puoi parlare della Carrà e di Mina. Io perché me la sono presa con Elodie, che trovo bellissima?”.

A questo punto, si è arrivati al fulcro centrale della discussione, Paola Ferrari ha infatti affermato: “Perché tu non puoi pubblicizzare il tuo disco mettendoti in un certo modo dicendo che lo fai per essere libera. Se tu vuoi metterti in tanga, ti metti in tanga e sei libera di fare quello che vuoi e nessuno può criticarti. Che tu sia bella, che tu sia meno bella. Ma usare quella scusa per vendere e dire che lo fai per dimostrare la libertà, mi viene da ridere. Perché noi donne la nostra libertà la dobbiamo dimostrare in altri modi. Poi fai quello che vuoi, ma non usare quell’arma”. Caterina Balivo ha controbattuto: “Anche tu sei stata molto sexy, Paola a Ballando con le stelle“. La giornalista ha infine concluso: “Ero un tronchetto, guarda. Anzi, io e il grande Fabrizio Frizzi eravamo due tronchetti“