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La prova di Teresa Mannino, Signora egregiamente scorretta di ...

La prova di Teresa Mannino Signora egregiamente scorretta di
Ironia, divertimento, fuoriprogramma e momenti di riflessione

Quando si è presentata in sala stampa per la conferenza di rito, Teresa Mannino ha avvertito che sul palco dell’Ariston sarebbe stata una «scheggia impazzita». Amadeus l’ha investita del ruolo di co-conduttrice della terza serata – in onda giovedì 8 febbraio su Rai 1 –, e così è stato.

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Sanremo 2024, l’ingresso di Teresa Mannino

La «co-co» che ha accettato di vivere questo folle viaggio musicale è uno spasso di donna», dice Amadeus. Alle 21.34 Teresa Mannino si palesa di piume vestita «dalla Sicilia con furore». Ed è subito una meravigliosa mina vagante. Spettina l’Ariston e si prende tutta la scena.

Sta per scendere le scale e si ferma. «Sanremo si ama, Ama si ama, ma io non scendo», urla dalla scalinata. «Queste scale non servono a niente. Ci sono altri otto ingressi, lui le mette per farti venire l’ansia. Qua dietro c’è gente che prega, amuleti, e lui che ti dice? È il momento più bello in cui ti guardano 10 milioni di italiani. Lo psicologo dovevi fare!», scherza.

Sanremo 2024, Teresa Mannino e Amadeus. (Getty Images)

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Poi si rivolge alla platea e azzarda: «Dovete dire: Te-re-sa, Te-re-sa». La platea obbedisce e… «Va bene, mi avete convinta. Maestro, ci sei? Ci proviamo ragazzi. Musica!». E lo show ha inizio. Raggiunge il palco, entra in scena saltellando e accenna un balletto autocelebrativo. Nessuno ha mai osato tanto, ma lei può. E ricorda al pubblico che Sanremo 2024 è in mondovisione e tutti guarderanno il suo profilo e quello di Amadeus. «Più nasi che fiori», chiosa.

Ne combina una dopo l’altra. Vive Sanremo come fosse una festa, perché in fondo «Sanremo è un bellissimo Carnevale». Si lancia sui ragazzi de Il Volo, rientra in scena sorpresa quando arriva Gianni Morandi. È una fan scatenata, gli chiede di cantare C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. Intrattiene Russell Crowe e fa «tutto quello che non ho mai fatto nella vita».

Il monologo su Protagora e le formiche

Poi l’ironia lascia lo spazio alla riflessione e porta in scena il suo monologo. L’unico momento della serata – e forse di tutto il Festival – senza gobbo. «Siamo nel 2024 ma ragioniamo come 2524 anni fa. Nel V sec. a. C. in Grecia c’era il filosofo Protagora. Sì, erano tutti filosofi. Se cercavi un elettricista potevi morire. Protagora non ha avuto il successo che meritava, un po’ come Zarrillo».

Torna seria. «Protagora diceva che l’uomo è misura di tutte le cose. E per noi l’uomo ricco, bianco e occidentale è misura di tutte le cose, solo che l’ha persa», prosegue. «Pensa che tutto il resto del mondo sia a sua disposizione e quello che non serve viene eliminato».

Continua: «Parliamo dell’animale umano. Il 60% del nostro patrimonio genetico è uguale a quello delle banane. Per quello si dice mi sono sbucciata le ginocchia. Con scimmie, scimpanzé e altri primati abbiamo in comune il 98% del nostro patrimonio genetico. Gli scimpanzé ci tengono a non farlo sapere».

Sanremo 2024, Teresa Mannino. (Getty Images)

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«Anche a me piace il potere, ma di fare ridere»

Ancora: «Ci sentiamo superiori perché parliamo, ma in realtà animali e piante comunicano in altro modo. I babbuini, per esempio, si salutano strizzandosi il pene». Il climax arriva con la dissertazione sulle formiche tagliafoglia, che hanno creato un perfetto sistema agricolo in cui i maschi servono solo a procreare. L’unico compito è fornire gli spermatozoi, che stanno nella spermateca della regina. Me la devo fare pure io la spermateca».

Spiega: «Il loro compito è il volo nuziale. Si accoppiano e dopo muoiono perché non servono più. Ma quanto sono avanti! Non hanno problemi a gestire gli ex e i maschi sono felici perché la loro vita è un’unica grande scop*ta!». Infine, la chiusura. «Gli animali umani, invece, preferiscono il potere su, sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini sulla natura».

«Anche a me piace il potere, ma il potere di, che ha tutta un’altra energia. Di ridere e di farvi ridere, di vestirmi con le piume, di cantare anche se sono stonata, di ballare per strada anche se mia figlia mi dice mamma smettila che mi fai vergognare. Non sono disposta a ignorare le storie che non sono ancora passate. Se non è passato non è ancora il momento di passare oltre».

Teresa Mannino e Gianni Morandi cantano a Sanremo 2024. (Getty Images)

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Sanremo 2024, gli abiti di Teresa Mannino

Nel corso della serata la co-conduttrice ha fatto diversi cambi d’abito. A vestirla è Fausto Puglisi, direttore creativo di Cavalli. Maglia larga con piume pantaloni a zampa. Durante la diretta non lo cita, ma rimarca più volte che è «bravo». E ricorda che è lo stilista di «Taylor Swift, Jennifer Lopez, Michelle Obama e…Teresa Mannino».

Ricorda che ha cominciato la sua carriera con Whitney Houston «e ha finito con me». Nota, poi, che il primo abito, quello bianco, «ce l’ha identico Jennifer Lopez, ma lei ci va a fare la spesa!». Sul finale, invece, si presenta con un abito lungo verde a sirena.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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