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La scaletta epica di Vasco Rossi ai concerti 2024

La scaletta epica di Vasco Rossi ai concerti 2024
In questi giorni è partito il tour di Vasco Rossi che lo vedrà protagonista di 7 concerti a Milano...
di Capital Web

In questi giorni è partito il tour di Vasco Rossi che lo vedrà protagonista di 7 concerti a Milano (2 dei quali già fatti) allo stadio San Siro e di 2 a Bari. Vediamo le canzoni incluse in scaletta e parliamo di Vasco live.

I magnifici 7 e Fronte del Palco: la prima volta di Vasco a San Siro

Fino al 20 giugno, Vasco Rossi suonerà allo stadio San Siro di Milano per 7 imperdibili concerti, la più lunga residency alla Scala del Rock, 7 sold out da mesi, circa 400.000 biglietti venduti al volo, solo su Milano.

Con i Magnifici 7 del 2024 saranno 36 le volte che Vasco avrà posseduto lo stadio milanese, dal 1990 a oggi (escluso l’Ippodromo La Maura, 2022) per oltre 2 milioni e mezzo spettatori. Irraggiungibile.

La prima volta fu appunto nel 1990 per “Fronte del palco“, un tour inizialmente di due date che portò Vasco a suonare a San Siro e allo stadio Flaminio di Roma. Per lui la svolta che segnava l’inizio della sua ascesa da rocker italiano non più “di nicchia”. Migliaia e migliaia di ragazzi in fila ai cancelli per uno dei concerti memorabili della storia della musica italiana. In Fronte del Palco Vasco cantava pezzi nuovi degli album “C’è chi dice no” e “Liberi liberi”, alternati a canzoni con storia decennale come “Canzone”, “Va bene, va bene così” e l’immancabile “Albachiara“, che da sempre è la sua ultima in scaletta. Dopo quel concerto le persone che avevano assistito a quelle 2 ore e mezza di musica, non sarebbero state più le stesse. Non è tanto per dirlo, non è retorica, era lo stato d’animo che accomunava tutti noi che abbiamo partecipato più di 30 anni fa alla consacrazione del Blasco. Prima di allora (ma anche per poco dopo) Vasco era uno stravagante personaggio che scriveva cose sublimi che però non era conosciuto da tutti come oggi, c’erano alcuni dei nostri genitori che addirittura non amavano il fatto che noi andassimo ai suoi concerti, per questioni di sicurezza. Anche per Vasco da allora cambiò tutto: “Le mie canzoni sono entrate nella pelle della gente” diceva in un’intervista a una giornalista Rai quel giorno a Milano, era la prima volta nella storia che un artista italiano avrebbe suonato nel tempio del calcio a San Siro. Un momento di svolta nella sua carriera dopo la “vita spericolata” degli anni Ottanta e un momento di svolta anche per i suoi fan, che videro crescere a vista d’occhio la sua popolarità.

In quel 10 luglio 1990 dividevano il palco con lui Davide Devoti e Andrea Braido alle chitarre, Daniele Tedeschi alla batteria, al basso Paul Martinez, alle tastiere Alberto Rocchetti, al sax Andrea Innesto detto Cucchia e poi voi, voi, voi… C’è chi questa frase l’ha letta con la voce di Vasco di quando ha presentato la band dopo “Siamo solo noi”, perché ancora ipnotizzato dalle note di quel grande evento che risuonano in testa.

Vasco in tour

Dal suo primo concerto a Bologna, Piazza Maggiore il 26 maggio 1979, Vasco Rossi è da 45 anni on the road, per oltre 800 concerti e più di 13 milioni di spettatori. Il never ending tour per stadi si ripete di anno in anno (era stato nel 2022 al Circo Massimo a Roma), con uno spettacolo rock che promette di essere il più potente ed emozionante al mondo e che si adatta alla situazione del momento. Questo resoconto, concentrato in una selezione di circa trenta canzoni, rappresenta gli umori e le tendenze attuali. Sono le canzoni giuste per raccontare la nostra esperienza e, allo stesso tempo, per rappresentare l’intero spettro di emozioni. L’atmosfera è infatti molto emozionante, presente e mai ripetitiva, quasi necessaria. Quest’anno, il tour inizia con una “social setlist”, come l’artista l’ha definita sui suoi social media. Questa volta sembra più arrabbiata, più dura, probabilmente a causa del periodo complicato e difficile che stiamo attraversando. Siamo tutti preoccupati e speriamo che tutto vada bene. Se i tempi sono difficili, lo spettacolo sarà altrettanto duro e diretto. Non ci saranno sconti per nessuno, solo netti contrasti tra il bianco e il nero. I primi tre brani della scaletta colpiscono subito: “Blasco Rossi”, “Asilo Republic” e “Gli spari sopra”. Questi testi affrontano temi attuali e controversi. “Blasco Rossi” critica il pregiudizio che genera odio verso chi è diverso, mentre “Asilo Republic” denuncia il potere e la limitazione della libertà. Infine, “Gli spari sopra” è una dedica a tutti coloro che governano questo mondo, spesso con metodi discutibili. Ma vediamo insieme tutte le canzoni in programma per i concerti 2024 negli stadi.

La scaletta di San Siro e Bari

Questa è la scaletta delle canzoni che Vasco eseguirà davanti al suo pubblico nelle prossime date di Milano San Siro e di Bari:

  • “Blasco” Rossi
  • Asilo “republic”
  • Gli spari sopra
  • Gli sbagli che fai
  • Quanti anni hai
  • Come stai
  • Vivere senza te
  • Bollicine
  • Jenny è pazza
  • Sally
  • Domenica lunatica
  • Interludio 2024 / Echo Lake
  • Un gran bel film
  • La fine del millennio
  • Gli angeli
  • Basta poco
  • C’è chi dice no
  • Medley: La strega (la diva del sabato sera) / Cosa vuoi da me / Vuoi star ferma! / Tu vuoi da me qualcosa / Occhi blu / Incredibile romantica / Ridere di te
  • Rewind
  • Il mondo che vorrei
  • BIS:
  • Dillo alla Luna
  • Se ti potessi dire
  • Siamo solo noi(con  Claudio Golinelli al basso, con un’introduzione di Diego Spagnoli)
  • Vita spericolata / Canzone (sempre dedicata a Massimo Riva)
  • E la chiusura, come sempre: Albachiara

Canzone per canzone

24 canzoni + un medley di 7: più di due ore e mezza che volano via, un tiro incessante e ballad come “Jenny”, la prima donna, che torna con la sua grande attualità: il pregiudizio sulla depressione, la sofferenza che nessuno vuole vedere, la solitudine e con lei “Sally”, che cammina per strada senza nemmeno guardare per terra, lei è una donna che non ha più voglia di fare la guerra. Ma nella vita si cambia e si diventa ciò che si vuole grazie anche a “Gli sbagli che fai” (dalla colonna sonora della serie di Netflix “Il Supervissuto”). La set list 2024 è una delle più sorprendenti e inaspettate degli anni recenti. Un concerto che esplora gli estrem” della poetica e del sound Vasco: da un lato, le canzoni più rock, con i testi legati a temi sociali come perfetta fotografia del presente che stiamo vivendo; dall’altro le ballad,struggenti e senza tempo, alcune delle quali non eseguite da molti anni.

Il periodo anni ’80 si apre con “Bollicine”, la coca-cola che non è mai passata di moda come le pubblicità, sempre più ingannevoli. Spazio ai fiati, “Domenica lunatica” e fine primo tempo. Arrivano i momenti di divertimento con Rewind e l’apertura a emozioni profonde eintense del secondo tempo con “Un gran bel film”,  “C’è chi dice no”, “Gli Angeli”, “La fine del millennio”. Il Medley è una parentesi di 20 minuti, dedicata alle donne. Ma sono brividi per tutti con le più inattese e per questo sorprendenti: “La Strega”, “Cosa vuoi da me”, ”Vuoi star ferma”, “Tu vuoi da me qualcosa”, “Occhi blu”, “Incredibile romantica”, “Ridere di te”. Un gran bel viaggio negli album: “Non siamo mica gli americani”, “C’è chi dice no”, ”Gli spari sopra”, “Buoni o Cattivi” e “Stupido Hotel” e, a chiudere, “Il mondo che vorrei”. perché il popolo di Vasco è ancora quello delle grandi illusioni, “consapevole di non aver cambiato il mondo ma almeno di aver cambiato noi stessi. Siamo musicisti, non cambiamo il mondo, al massimo lo raccontiamo”. Potrebbe bastare fino a qui e invece si vola di nuovo sulle ali delle emozione con “Dillo alla luna”. Un sogno l’introduzione, la magia del multiscreen che tramuta il luccichio in un cielo, con le costellazioni, dei paesaggi fantascientifici e la luna, da cui escono le parole delle canzoni. Immersivo, con avvolgente effetto 3D. Finale esplosivo con “Se ti potessi dire”, “Siamo solo noi”, “Vita spericolata” e “Canzone”, versione intera. Fuochi d’artificio e coriandoli che piovono dal cielo per “Albachiara”. Ha provato una volta a non farla …non se ne andava via nessuno.

Le scalette perfette di Vasco

Per creare le sue ormai leggendarie ‘scalette perfette’, Vasco non si ripete mai. Ogni anno riascolta tutte le sue oltre 200 canzoni e tutte sembrano ancora attuali nei testi. La selezione non è mai semplice, ma lui riesce sempre a trovare l’intreccio magico di una sequenza che travolge di emozioni e crea un’onda emotiva. L’aria vibra di energia ai suoi concerti, un’esperienza unica che non si può spiegare a parole: va vissuta. Le sue canzoni nascono come un diario intimo, ma nel momento stesso in cui le ascoltiamo, diventano nostre. Esse descrivono la complessità dell’essere umano, parlano di noi, delle nostre vite, delle paure e dei desideri che ci animano.

Tutte le date del tour 2024

Ecco tutte le date in cui potrete vedere Vasco Live, sperando che, se ancora non avete il biglietto, riusciate a trovarne uno in vendita da fa a fan su ticketone. Diffidate dal secondary ticketing.

  • 11, 12, 15, 19, 20 giugno a Milano allo Stadio San Siro
  • 26, 26, 30 giugno a Bari allo Stadio San Nicola

Speriamo possiate godervi pienamente uno dei concerti del Blasco, è un’occasione imperdibile

La recensione, "Il Re del Rock"

“Al concerto abbiamo tutti notato che Vasco Rossi non ha la minima intenzione di abdicare dal trono di Re del Rock italiano e lo ha dimostrato ieri sera ampiamente in uno show di due ore e 40. Rispetto allo scorso anno è un concerto molto più bello questo del 2024, sia per gli arrangiamenti più rock che per la scelta di canzoni perché Vasco ha capito che bisogna pescare nel suo repertorio più vecchio. Su 26/27 canzoni ce ne sono solo alcune che fanno parte dei suoi ultimi 20 anni. L’impianto è pazzesco. Vasco è una tradizione he abbraccia almeno 5 generazioni, ieri ho visto bambini di 5 anni e persone della stessa età di Vasco. Il rito sciamanico che si ripete di Rewind, delle fanciulle senza reggiseno sulle spalle dei loro amici, che vengono inquadrate nei maxi schermi è sempre uno spettacolo, molto divertente. Questo per farvi capire che si perdono freni e inibizioni e Vasco alla fine lo dice anche: “Siete meravigliose perché siete libere“. Lo spettacolo è perfetto, dai suoni pazzeschi e con una band incredibile, con un nuovo batterista, Ci ha regalato tutte le sue perle meravigliose, che ci hanno fatto capire perché la sua musica dura da 47 anni, ha canzoni dove ognuno di noi si riconosce. Vasco é sempre stato l’uomo dagli occhi malinconici e questa sua malinconia la mette nelle canzoni raccontando anche le donne in maniera eccelsa.”

Ascolta il podcast:

Tour & Live Music
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